Numerosi studi presso l’Università di Bayreuth (2002 – 2003) e di Erlangen-Norimberga (2009), presso la Sporthochschule tedesca di Köln (2008), così come la clinica cardiologica di Bad Oeynhausen (2010) hanno dimostrato l’efficacia dell’allenamento EMS. Campioni di persone allenate e non allenate hanno ottenuto risultati visibili e tangibili in pochissimo tempo.
È un dato di fatto che non si raggiunge solo una generale costruzione muscolare , ma l’allenamento EMS funziona ottimamente anche per aumentare la velocità di un atleta: a causa di un impulso esterno che genera una rapida contrazione, le fibre muscolari sono attivate più velocemente. Inoltre, a differenza dell’allenamento tradizionale, l’EMS salvaguarda le articolazioni.
1) IS HIGH-FREQUENCY NEUROMUSCULAR ELECTRICAL STIMULATION A SUITABLE TOOL FOR MUSCLE PERFORMANCE IMPROVEMENT IN BOTH HEALTHY HUMANS AND ATHLETES? GONDIN ET AL., EUROPEAN JOURNAL OF APPLIED PHYSIOLOGY, OCT 2011, VOL. 111(10), PP. 2473-87. “LA STIMOLAZIONE ELETTRICA NEUROMUSCOLARE AD ALTA FREQUENZA RAPPRESENTA UNA METODICA IDONEA PER MIGLIORARE LE PRESTAZIONI DEL MUSCOLO SIA NELL’ESSERE UMANO SANO CHE NELL’ATLETA?”
In questo studio francese gli autori hanno passato in rassegna la letteratura con l’obiettivo di fornire una panoramica di benefici e limitazioni connessi con l’elettromiostimolazione, o stimolazione muscolare elettrica (EMS, Electrical Muscle Stimulation), in individui sani, atleti a livello amatoriale e atleti impegnati nelle competizioni agonistiche.
L’allenamento con l’EMS comporta un aumento significativo della forza muscolare.
Unendo all’EMS gli esercizi volontari dinamici, è inoltre possibile migliorare specifiche abilità e prestazioni sportive, come quelle che riguardano il salto o lo sprint.
L’EMS costituisce un interessante strumento di allenamento per gli atleti poiché, durante la stimolazione elettrica, le fibre muscolari a contrazione rapida (dette anche fibre bianche o di tipo II o ancora FT, dall’inglese “fast twitch”) possono venire attivate più facilmente a livelli di forza più bassi, mentre durante l’esercizio volontario queste fibre in genere sono reclutate per livelli superiori.
L’EMS sembra essere il metodo migliore quando il tempo a disposizione per un programma di potenziamento sia limitato. Inoltre, offre diversità e variabilità nell’ambito del programma di allenamento, il che può motivare maggiormente l’atleta.
Gli autori concludono che vi sono prove convincenti che l’elettrostimolazione integri in maniera rilevante ed efficiente i protocolli di allenamento volontario alla resistenza, ai fini del miglioramento della forza muscolare. Si tratta inoltre di un tipo di integrazione valido, per l’atleta, sotto il profilo legale (per es. in confronto alle procedure di doping).
2) EFFECTS OF COMBINED ELECTROMYOSTIMULATION AND GYMNASTICS TRAINING IN PREPUBERTAL GIRLS. DELEY ET AL., JOURNAL OF STRENGTH AND CONDITIONING RESEARCH, FEB 2011, VOLUME 25(2), PP. 520-6. “EFFETTI DELLA COMBINAZIONE DI ELETTROMIOSTIMOLAZIONE ED ESERCIZI GINNICI IN RAGAZZINE IN ETÀ PREPUBERALE.”
L’allenamento alla resistenza fisica costituisce un aspetto importante nell’addestramento dei ginnasti per via degli elevati sforzi esplosivi che vengono richiesti.
In questo studio condotto in Francia sono stati analizzati gli effetti di un programma combinato di elettrostimolazione muscolare (EMS) ed esercizi ginnici, della durata di 6 settimane, sulla forza muscolare e le prestazioni inerenti al salto verticale in ginnaste in età prepuberale.
Sedici giovani ginnaste sono state suddivise in maniera casuale in due gruppi, dei quali il primo è stato sottoposto ad allenamento con EMS in aggiunta agli esercizi ginnici, mentre l’altro (il gruppo di controllo) ha effettuato unicamente esercizi di tipo ginnico.
Dopo le prime tre settimane di allenamento con EMS, è stato osservato un aumento significativo della forza muscolare dei muscoli estensori del ginocchio e del rendimento nel salto, mentre il gruppo di controllo non ha evidenziato variazioni di sorta riguardo ai medesimi parametri.
I miglioramenti conseguiti nel salto venivano mantenuti anche dopo un mese dal termine del programma di allenamento con l’EMS.Gli autori propongono di integrare l’allenamento con EMS a breve termine, rivolto alla forza, inserendolo nell’addestramento dei giovani ginnasti, sia al fine di perfezionare la potenza che le capacità nel salto.
3) EFFECTS OF AN ELECTROSTIMULATION TRAINING PROGRAM ON STRENGTH, JUMPING, AND KICKING CAPACITIES IN SOCCER PLAYERS. BILLOT ET AL., JOURNAL OF STRENGTH AND CONDITIONING RESEARCH, MAY 2010, VOL. 24(5), PP. 1407-1413. “EFFETTI DI UN PROGRAMMA DI ALLENAMENTO BASATO SULL’ELETTROSTIMOLAZIONE SULLA FORZA E LA CAPACITÀ DI SALTARE E DI COLPIRE LA PALLA NEI GIOCATORI DI CALCIO.”
In questo studio francese si è voluto valutare l’effetto di un programma di allenamento di cinque settimane con l’EMS, sulla forza muscolare (muscoli quadricipiti femorali), sulla velocità di tiro, sullo sprint e sulle prestazioni nel salto verticale in giocatori di calcio.
Venti giocatori di calcio sono stati suddivisi, in maniera casuale, in due gruppi di allenamento, il primo dei quali (il gruppo dell’EMS) è stato sottoposto a elettrostimolazione dei quadricipiti nel corso di cinque settimane (3 sessioni di 12 minuti la settimana) e ad allenamento prettamente calcistico, mentre l’altro (il gruppo di controllo) ha effettuato il solo allenamento di tipo calcistico.
Gli atleti del primo gruppo sono stati esaminati dopo tre e cinque settimane di allenamento e, a entrambe le valutazioni, hanno evidenziato miglioramenti significativi nei parametri inerenti alla forza del quadricipite così come per quanto riguarda le prestazioni relative alla velocità con cui tiravano la palla, mentre miglioramenti di questo tipo non sono stati riscontrati nel gruppo di controllo.Gli autori hanno raccomandato l’impiego dell’EMS al fine di integrare il consueto allenamento calcistico, dato che questa tecnica sembra costituire un mezzo valido per migliorare la forza e le attività fisiche tipiche del gioco del calcio. L’EMS può inoltre introdurre variabilità nel programma di allenamento, con conseguente aumento della motivazione per alcuni giocatori. Inoltre gli autori ne hanno raccomandato l’impiego anche per gli atleti infortunati, con l’obiettivo di ridurre o eliminare gli effetti dovuti al fatto di aver dovuto interrompere forzatamente l’allenamento.